
Un magnifico tramonto, parentesi dorata in questo piovoso novembre, ha accolto la proclamazione delle lauree all’aperto della Facoltà di Architettura di Alghero.
Il cortile dell’Asilo Sella, un tempo animato dai giochi dei bambini, era affollato di laureandi, compagni, amici e parenti, ma anche da genitori ed insegnanti di altri ordini di scuola e da cittadini accorsi a celebrare pubblicamente questa importante tappa dell’Anno Accademico.
L’illuminazione tra i rami dei grandi alberi e l’amplificazione non proprio “da concerto rock” suggerivano un clima di festa paesana, se non fosse stato per l’elegante abbigliamento del Preside e dei professori…
Come ha ben ricordato il Preside, prof. Giovanni Maciocco, la proclamazione è stata organizzata all’esterno per ricordare che l’Università, soprattutto in questo momento di grave attacco al sistema dell’istruzione pubblica, non intende restare chiusa in se stessa ma vuole rafforzare i suoi legami con il territorio. In particolare, l’Università si sente parte del “sistema scuola” che deve accompagnare i cittadini, tutti i cittadini dall’infanzia in poi, nell’ottica della formazione permanente.
Si sono quindi succeduti i laureandi, che con grande emozione hanno ricevuto pubblicamente gli attestati del loro percorso di studio. Le buone ed ottime votazioni conseguite dichiarano il loro impegno e quello dei loro insegnanti ed assistenti, al lavoro con grande entusiasmo e ad altissimo livello di qualità anche se spesso in condizioni non proprio ottimali.
Ci ha toccato particolarmente vedere tra i laureandi del 2008 chi non molti anni fa era sui nostri piccoli banchi di scuola elementare, ma già lavorava con grande serietà e passione, testimoniata dalle ottime votazioni conseguite.
Ha concluso la cerimonia una significativa performance regalataci dagli studenti di Design ed animata dalla simpatica Barbara Porcu, che superando l’emozione della propria laurea appena ricevuta, ha vivacemente interpretato la vita “dietro le quinte” di una studentessa sarda.
Auguriamo a lei e a tutti questi ragazzi, che sono il nostro futuro, di poter partecipare alla costruzione di una società pulita dignitosa ed intelligente, e di poter vedere un mondo sereno rispettoso ed in pace.
Alla Facoltà di Architettura, cento di questi giorni; e - come diciamo in sardo - loro ad organizzarli e noi a festeggiare con loro.
Irene
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