Questo è il testo del volantino distribuito ieri durante al manifestazione "LA MASCHERA E IL DRAGO":
COMITATO PER LA SCUOLA PUBBLICA DI ALGHERO
Sarà tre volte Natale e Luglio tutto l’anno!
Adesso è Carnevale.
Adesso è Carnevale.
La crisi economica di questi mesi è dura e terribile. Ma ha padri e madri conosciuti, non è un “trovatello”. Per uscirne occorre ripensare molti aspetti del modello di sviluppo di questi anni. Occorre che non la paghino sempre i soliti, quelli che hanno pagato anche gli euforici momenti del successo. La scuola no, non deve pagare, non solo perché non è giusto, ma perché per uscire dalla crisi servono più risorse per la scuola, l’università e la ricerca, non meno risorse. Più risorse qui e ora.
Più risorse per il tempo pieno e il lavoro di squadra degli insegnanti,
più risorse contro la dispersione e per l’inserimento dei portatori di handicap,
più risorse per l’integrazione delle bambine e dei bambini stranieri,
più risorse per l’edilizia scolastica (ecco una splendida grande opera, che dà lavoro e che crea futuro: tutte le scuole belle e sicure, in tutta Italia, in pochi anni),
più risorse per il diritto allo studio (altrimenti la scuola e l’università saranno sempre più scuole delle classi privilegiate),
più risorse per la formazione degli insegnanti presenti e futuri,
più risorse per le tecnologie didattiche,
più risorse perché gli studenti italiani possano andare all’estero e gli stranieri venire a studiare in Italia,
più risorse per cancellare il precariato,
più risorse per la ricerca.
Più risorse per la scuola pubblica: se ce la prendiamo con la Gélmini, Tremonti e Brunettà è perché al governo che taglia i fondi per la scuola e per l’università ci sono loro, se ci fossero altri a fare le stesse cose ce la prenderemmo con questi altri.
Non importa per chi abbiamo votato in Aprile, importa che ora ci mettiamo in movimento, con un’unica bussola, quella della Costituzione, nata dalla Resistenza e quindi della difesa intransigente della scuola pubblica, cioè della “scuola di tutti”.
Se pensate che l’istruzione sia costosa, provate l’ignoranza.
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